
Diagnosi di iperplasia prostatica benigna
Oltre al colloquio con il paziente, abbiamo bisogno di un esame fisico con esame rettale digitale, esami del sangue per determinare l'antigene specifico della prostata o PSA, ecografia prostatica e flussimetria.
A volte sono necessari altri studi come la cistoscopia o lo studio urodinamico o la risonanza magnetica nucleare.
Come viene diagnosticata l'iperplasia della prostata?
Dopo aver compreso la storia medica del paziente nel pre-colloquio, viene richiesto un esame fisico, che può includere un esame rettale digitale, con lo scopo di palpare la ghiandola prostatica.
Inoltre, vengono spesso eseguiti altri test come esami del sangue, analisi delle urine, ultrasuoni e flussimetria.
Qual è il miglior test della prostata?
Ogni paziente è unico, e non è possibile stabilire a priori quale sia il miglior test per controllare lo stato della prostata. I nostri specialisti, a seconda delle caratteristiche e della storia medica del paziente, stabiliscono i test diagnostici più adatti su base personalizzata per rilevare qualsiasi anomalia nella prostata.
A che età si fa lo screening della prostata?
Il nostro consiglio generale è di fare un controllo urologico generale a partire dai 40 anni. Se avete qualche sintomo o disagio, il consiglio è di andare il più presto possibile.
Nel caso dell'iperplasia prostatica, gli uomini sopra i 60 anni sono spesso i più propensi ad avere sintomi, con una prostata ingrossata che può avere sintomi lievi o più significativi.
Quali sono le possibili complicazioni dell'iperplasia prostatica?
Inoltre, complicazioni gravi come infezioni del tratto urinario, emorragia prostatica, incontinenza urinaria e, in casi gravi, ritenzione urinaria (incapacità di urinare) o perdita della funzione renale possono verificarsi se non trattate in tempo.
I nostri specialisti
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